venerdì 16 febbraio 2018

Corsa, respiro e nuvole


Mi piace correre per le lande carsiche

guardare gli alberi
toccare il cielo

Mi piace perdermi per i boschi,
ammirare le nuvole bianche trasportate dal vento
sentire il mio respiro
percepire il mio corpo in movimento
sentire il fiato accellerato in armonia con la natura intorno

avvertire la mente calmarsi
fermare i pensieri
concentrarmi sul respiro
annusare gli odori dell'erba bagnata e del muschio

Corro a ritmo lento
a volte più veloce, assecondando l'impulso del momento

Che senso ha correre contro se stessi, spinti da una competizione viscerale?
Che senso ha concentrarsi solo sul traguardo, accellerando fino a far scoppiare i polmoni?
Più si guarda la meta e meno si vive il percorso.

E nella vita, che senso ha guardare troppo avanti?
Perchè assecondare l'ansia di arrivare ad un traguardo, che più ti sembra di avvicinarti, più invece lui si sposta?

Se lo sguardo rimane fisso alla meta, non ti accorgi degli alberi, dei colori, del cielo, del mondo che c'è intorno.

Se vuoi arrivare prima, se per te è importante arrivare primo, beh, l'affanno ti farà schiattare, perchè non percepirai, non sentirai, e ti farai violenza per accellerare, perdendoti così la gioia del percorso.

Perchè in fondo quel che conta è questo momento, è ora, è adesso.