domenica 9 gennaio 2011


UNO SHIATSU DA CANI  (Autunno 2001)

No, non parlo di shiatsu fatto male, ma di un'esperienza che sto facendo da un pò di tempo.
Daphne è castana ed ha i capelli lunghi. Ti scruta con i suoi occhioni neri sotto la frangetta che le cade sugli occhi e sembra guardarti dentro. Ha sofferto tanto in vita sua. È rimasta due volte orfana e l'ultima volta questo l'ha segnata parecchio. Ha subito l'asportazione delle mammelle per tumore e l'asportazione dell'utero per emorragia interna. L'ultima sua disgrazia è l'artrosi cervicale che la fa contrarre tutta e la fa piangere di dolore.
La prima volta è stato più per affetto, che le ho accarezzato la testa dolcemente. Volevo trasmetterle un pò di tranquillità e serenità. Sono rimasto fermo lì per un bel pò, semplicemente ascoltando il suo respiro che si faceva più lento ed osservando i suoi fremiti calmarsi.
Lei si è girata, mi ha guardato negli occhi con uno sguardo di profonda gratitudine, mi ha accarezzato la gamba con la sua zampetta pelosa e si è addormentata.
Daphne ha 12 anni ed è un cane da caccia, un grifone, ma sono lontani i tempi delle battute, ora che il suo padrone, mio suocero, se n'è andato per una malattia un settembre di qualche anno fa, mentre le foglie delle querce iniziavano a cadere.  Così è rimasta abbandonata per la seconda volta.
La prima volta è stato tanto tempo prima, quando lei era giovane e ciò che le rimase della sua prima casa, fu solo la rabbia ingiustificata dei familiari del suo precedente padrone. Lui, il padrone, era stato buono e gentile, ma la moglie no, ed ha sfogato su Daphne la sofferenza della perdita. Il suo lutto si è trasformato in rabbia ed aggressività.
Daphne è arrivata nella nostra casa denutrita e sospettosa, senza più fiducia negli uomini; poi l'amore e l'affetto l'hanno guarita.
Con la morte di mio suocero si è sentita nuovamente abbandonata e questa nuova perdita l'ha riportata indietro, in quell’antico lutto arrogante dove al dolore si era affiancata la malvagità.
Ho iniziato a massaggiarla con regolarità ed ho scoperto con sorpresa che per i cani (ma anche per i cavalli ed i gatti) esistono delle mappe di punti di agopuntura simili a quelle per gli esseri umani. Me le ha date la veterinaria che la tiene in cura per l'artrosi cervicale, con terapie alternative quali l'agopuntura ed i fiori di Bach. Dice che principalmente sta male per il lutto e questa sofferenza poi si riflette nel fisico.
Personalmente credo fortemente in questo, dato che lavorando con le persone ho potuto constatare con mano (non è un gioco di parole) quanto influisca e sia fondamentale la vita emotiva ed affettiva sul corpo.
Daphne a causa dell'artrosi, cammina a capo chino guardando per terra e così facendo ha l'aspetto di chi è provato dalla vita, senza il coraggio o la forza di alzare più la testa.
All'inizio le trattavo punti e zone specifiche per l'artrosi cervicale, concentrandomi di più sulla componente fisica, ma ultimamente ho cambiato rotta.
Mi sono reso conto che dovevo accostarmi alla sua sofferenza e così mi sono messo lì ad ascoltare, appoggiando semplicemente le mani in silenzio.
La sua emozione mi è arrivata per caso, dopo che ero riuscito a sgombrare la mente dalla spazzatura delle mie aspettative di cura, dai teoremi sui meridiani energetici, dalla medicina cinese che mi diceva di trattare i punti di rene piuttosto che di milza, ed ho avvertito la sua tristezza.
Allora ho sentito che potevo fare da tramite per scaricare questa energia e sofferenza attraverso di me, perchè ho imparato a farlo nella mia vita con i miei dolori, forse più di lei, oppure semplicemente per alleggerirla con la mia condivisione e vicinanza.
Da quel momento ho avvertito che tra me e lei si è instaurato un rapporto più profondo e lei mi comunica, ovviamente senza parole (ho riflettuto molto in questo caso sulla validità del massaggio come mezzo di comunicazione non verbale, che, soprattutto con gli animali può rappresentare un validissimo mezzo di comunicazione di emozioni e sentimenti).
Io ci credo.
Gli animali sono come le persone, certamente con le loro abitudini diverse, a detta di molti con un'intelligenza limitata, opinione che io non condivido perchè tutto si gioca nella definizione che vogliamo dare all’intelligenza, ma con tanto affetto ed un cuore disponibile.
Sono più vulnerabili, sono più veri ed autentici. Non sanno mentire mentre noi purtroppo si.
Ora uso solo il tocco delle mani. Mani che coccolano, che accarezzano, che rilassano, che cantano la ninna nanna. Uso le visualizzazioni. Attraverso le mie mani le comunico praterie sconfinate in cui corriamo felici, cieli limpidi e cibi da leccarsi i baffi. Provo a darle un motivo per attraversare il suo lutto e tornare a camminare con la testa eretta.
Anche questo è shiatsu. Uno shiatsu da cani.


Epilogo (Natale 2006)

Da quando iniziai a praticare su Daphne lo shiatsu, lei non ha più sofferto di artrosi cervicale e tra noi da subito si instaurò un legame molto profondo. Percepivo il suo affetto e la sua gratitudine.
Sapeva che le volevo bene.
Negli anni che ha vissuto con noi ha avuto una vita felice e libera, quella che dovremmo donare ad ogni cane e ad ogni animale che ci sta vicino.
È solo questione di amore, l’unica primaria necessità di tutti noi esseri viventi.
Daphne se n’è andata, tra le nostre braccia, il giorno di Santo Stefano del 2006, per un’insufficienza renale legata alla sua età. Abbiamo usato l’eutanasia, cosa che probabilmente oggi non faremmo più. Ma le siamo stati vicino sino all’ultimo e l’abbiamo salutata con le nostre lacrime ed il nostro dolore.
Ora è ritornata a correre felice nei prati celesti con il suo padrone. 



Nessun commento: