domenica 5 settembre 2010

Monte Nanos - Canalone Sud-Est

25 luglio 2010
Il Carso, quello triestino ed ancor di piu' quello sloveno, offre una notevole varieta' di percorsi di allenamento per il trail running, regalando spesso panorami e cime che poco o nulla hanno da invidiare alle vicine Alpi.
Amo fare percorsi nuovi con lo spirito esplorativo che sempre donano i sentieri mai percorsi ed e' con questo entusiasmo che oggi ho provato questo duro itinerario. La cima del Monte Nanos (Pleša) una delle piu' alte del carso sloveno, con i suoi 1262 mt, e' raggiungibile da numerosi percorsi, piu' o meno impegnativi. Tra i molti questo e' probabilmente il piu' ripido. Si parte da Razdrto (575 mt) e si sale per sentiero, prima nel bosco poi per ghiaione, su terreno che via via diviene piu' ripido. Subito inizio a sbuffare come un mantice ed il cuore va parecchio su di giri. Altrimenti che allenamento sarebbe? (Anche se qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di semplice masochismo). Ad un certo punto il terreno diviene cosi' impervio che a fatica riesco ad avanzare. In un tratto, per superare alcuni lievi sbalzi di roccia, procedo utilizzando anche le mani.
Bisogna prestare molta attenzione nella salita del canalone, che data la sua pendenza potrebbe essere pericolosa per la scarica di pietre dall'alto. Per fortuna il percorso non e' molto frequentato ed io non incontro nessuno. Salendo penso che scendere da qui e' sicuramente una buona palestra di allenamento per skyrunner coraggiosi e temerari. Magari la provero' un'altra volta. Oggi faro' un percorso circolare scendendo per la via normale al Pleša.
Concludo il percorso di salita sino alle antenne della televisione slovena della cima in 43 minuti e mi fermo qualche istante ad ammirare il panorama. Il passaggio delle nubi offre un bellissimo spettacolo di luci ed ombre sul Carso sottostante.

La vista mi ripaga ampiamente della fatica appena fatta. L'aria qui su e' frizzante ed offre un po' di refrigerio dalla afosa calura di luglio.
Per la discesa scendo fino alla graziosa chiesetta di San Girolamo, qualche chilometro piu' in basso, e da li prendo il sentiero normale come gia' avevo pianificato in precedenza.
Il percorso di discesa e' veramente remunerativo sotto il profilo paesaggistico e, libero dallo sforzo della salita, riesco ad assaporare maggiormente la bellezza dell'ambiente naturale che mi circonda. La corsa diviene il mezzo per poter vivere intensamente questi luoghi, coprendo in poco tempo distanze che ne richiederebbero almeno il doppio. Riesco cosi' a cogliere piu' immagini, piu' territorio, piu' emozioni.
Dopo San Girolamo il sentiero costeggia per un tratto la spalla della montagna e poi scende lungo il bosco, prima su sentiero abbastanza ripido poi su pendenze piu' dolci. Finisco l'anello completo in 1 ora e 30 minuti circa. Questo percorso rappresenta un buon allenamento tecnico a pochi chilometri da casa, per le skyrace in montagna.



L'altopiano del Monte Nanos inoltre regala numerose possibilita' di variazioni sia del chilometraggio che del dislivello complessivo.









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