giovedì 19 gennaio 2012
Lo scoglio assassino
L'occidente attuale sente il desiderio profondo del sangue e del dolore altrui. Ci attrae. Spiego cosi' la morbosita' del giornalismo, che scava e scava fino anche all'ovvieta' del chiedere ad una madre cosa prova dopo la morte di suo figlio. Adesso e' il momento della nave e dello scoglio assassino, del capitano vigliacco, che se questa voglia di gogna non si placa presto si aggiungera' al numero dei morti, vinto dal peso e giustiziato dal popolo che condanna sempre e comunque. Sono sempre "gli altri" che sbagliano, quelli da impiccare, quelli responsabili. Solo quando "gli altri" diventiamo "noi", solo allora, i giudizi si placano ed iniziano a comparire i condizionali e le attenuanti. E' in atto ormai da anni una caccia alle streghe mediatica, per soddisfare gli animi di un'umanita' stanca ed annoiata, dal benessere, dalla superficialita', dal sorriso a tutti i costi. Ci vorrebbe una catastrofe naturale per risvegliare gli animi e riportarli all'umilta' ed alla solidarieta'.
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